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  • Immagine del redattoreGiorgio Tarditi Spagnoli

15 Aprile – Il Rogo di Sofia

Aggiornamento: 20 gen 2021

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Il Tempio di Artemide ad Efeso, bruciato il 21 luglio del 356 a.C. da Erostrato, colui che voleva che il suo nome fosse ricordato per l’eternità, non per ciò che aveva creato, ma per ciò che aveva distrutto.

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Giovanna d’Arco, bruciata sul rogo a Rouen per eresia il 30 maggio 1431, colei che incarnava le forze formative di Michael, figlio di Sofia, Arcangelo del Sole e spirito del tempo dell’anima cosciente d’Europa. Giovanna, venduta per uno scambio politico da coloro che non sapevano quello che facevano.

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Il Primo Goetheanum, il Tempio di Sofia e del “discepolo che Gesù amò”, Giovanni, dato alle fiamme dai ministri delle forze dell’ostacolo la notte di San Silvestro della notte del 31 dicembre 1922 – 1 gennaio 1923. L’attacco a Iside-Sofia, colei che avrebbe suggellato l’unione della corrente lunare di Abele e solare di Caino.

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Oggi, Notre Dame de Paris. Ancora un altro Tempio della Sofia viene divorato alle fiamme. Ancora un ulteriore sacrificio verso i mondi spirituali, affinché l’umanità comprenda. Il fuoco spiritualizza la forma fisica, la porta sul piano eterico, dove può agire come forma vivente, al di là dell’incapacità dell’uomo di incarnarla.


Il Lunedì Santo è il giorno della purificazione, della cacciata dei mercanti dal Tempio. Il giorno della Luna, il Mistero dell’anima che deve divenire recipiente puro.

Il Martedì Santo è il giorno in cui Cristo predice la sua crocifissione. Il giorno di Marte, il Mistero del dolore e della ferita.


Il Mercoledì Santo è il giorno del tradimento per 30 denari d’argento da parte di Giuda, colui che non poté essere messia, e il sommo sacerdote Caifa. Il giorno di Mercurio, il Mistero del tradimento.


Il cuore di Parigi, Par Isis, “vicino al Tempio di Iside”, Notre Dame è anche il cuore da cui irradiano le forze dei Templari, i costruttori dell’idea di Europa, precursori dei Rosacroce.

Notre Dame de Paris, “Nostra Signora vicina al Tempio di Iside”, lo stesso luogo scelto per bruciare Jacques de Molay al rogo il 18 marzo 1314. Anche i Templari furono traditi per l’oro da parte di un re, Filippo il Bello, e un sommo sacerdote, il papa Clemente V.

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A differenza degli antichi templi, in cui il dio discendeva ad abitarli indipendentemente dall’uomo, le cattedrali gotiche esistono solo quando sono abitate dallo spirito dell’uomo che restituisce loro il senso per mezzo dell’Io e dell’anima cosciente incipiente.


Le forme di Notre Dame sono un arazzo simbolico intessuto nella pietra, in cui i simboli dell’Arte Reale, l’alchimia, divengono l’arte della spiritualizzazione della materia stessa dell’edificio. L’ispiratrice dell’alchimia è sempre la Sofia, “Nostra Signora”, la Beatrice di Dante, l’Iniziatrice, colei che conferisce l’iniziazione.


Un incendio “spontaneo”, profondamente sepolto nell’incoscienza tecnologica. Lo sforzo di restaurare e preservare fisicamente qualcosa il cui vero significato è spirituale, lo ha consumato nelle fiamme.


Non si può sollevare il Velo di Iside senza morirne. Non si può strapparlo senza rimanerne bruciati. La responsabilità di svelare il volto dell’Iside-Sofia rinnovata nella piena coscienza è solo nostra.


Come popoli d’Europa, siamo davvero in grado di percepire, abbracciare e amare la Sofia?

Sappiamo quello che stiamo facendo?

… o bramiamo ancora venderla?

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