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  • Immagine del redattoreGiorgio Tarditi Spagnoli

I 4 Eteri, l’Etere Cosmico ed il Corpo Eterico

Aggiornamento: 22 apr 2021


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Forma e metamorfosi

La forma umana, così come degli altri esseri viventi, è mantenuta dalla presenza del corpo eterico. Il corpo umano stesso ogni sette anni cambia totalmente le sue cellule, perfino quelle del midollo osseo, fino alla composizione atomica, ma nonostante ciò mantiene la sua forma umana. La forma vivente va incontro a metamorfosi durante il suo sviluppo che ricapitolano le fasi precedenti dell’evoluzione cosmica, secondo la Legge di Ricapitolazione. Ne consegue che gli esseri viventi, possedendo la capacità di metamorfosi, sono più correttamente descritti come Onde di Vita che attraversano lo spazio-tempo piuttosto che degli esseri distinti dall’ambiente da cui dipende la loro esistenza.


Infatti i singoli corpi eterici sono costituiti da una porzione dell’Etere Cosmico che viene reso individuale attraverso l’incarnazione sul piano fisico. La forma, propria per ogni specie vivente, viene impressa nel corpo eterico quale riflesso dell’archetipo di un particolare essere vivente. Nella nostra catena planetaria è l’uomo macrocosmico, l’Adam Kadmon o Adamo di Luce, l’archetipo di tutta la Creazione e da cui i Regni della Natura derivano per discesa prematura sul piano fisico.

Microcosmo e macrocosmo sono legati proprio dall’etere. Ne consegue che se l’uomo, dotato di un corpo eterico incarnato, taglia fuori il suo flusso vitale individuale dal fluire del flusso vitale del Cosmo, si trova nella condizione di disarmonia. Questa disarmonia sottile, dopo un certo tempo di persistenza, finisce per imprimersi nel corpo fisico e viene somatizzata. L’uomo di oggi, nella frenesia della vita di tutti i giorni rischia continuamente di dimenticare che è sì un individuo unico e irripetibile, il microcosmo, ma è altrettanto parte di un Tutto più grande, il macrocosmo.


Vita cosmica e vita umana

L’etere del Cosmo è la forza vitale che dalle altezze celesti discende nella Natura, nei minerali, vegetali e animali. Nelle tradizioni cinesi è noto anche come Chi, mentre nella tradizione indiana è noto come prana. Si divide in:

  1. Etere Cosmico: l’energia vitale universale che pervade l’intero Cosmo, ovvero l’etere cosmico, che permea la Terra attraverso i minerali. Dai greci veniva chiamato Zoe, la vita universale diffusa nel Cosmo;

  2. Etere della Terra: l’atmosfera eterica che circonda il pianeta terra e ne costituisce il suo corpo eterico planetario, fa da mediatore tra l’Etere Cosmico e il corpo eterico dell’uomo, dei vegetali, animali e minerali. Nel Mistero del Golgotha, Cristo ha versato il suo sangue eterizzato nell’atmosfera terrestre per purificarla e iniziare la sua ascesa verso un nuovo stato paradisiaco. Il sangue del Cristo pervade tutta la Natura.

  3. Corpo Eterico: l’energia vitale individuale che forma un involucro sottile negli esseri viventi che abitano la Terra. Si forma per l’impulso dato dall’Etere Cosmico sull’Etere della Terra. Il risultato è il particolare corpo eterico dell’uomo, degli animali e delle piante. Dai greci veniva chiamato Bios, la vita incarnata negli esseri viventi.

Il pranoterapeuta, in generale, utilizza principalmente il suo corpo eterico, ma al contempo fa appello all’etere della Terra e del Cosmo per bilanciare le sue disarmonie fredde o calde. L’Etere del Cosmo infatti tende sempre all’equilibrio ed è ciò che deve idealmente guidare il lavoro del pranoterapeuta.


L’etere è la vita e vita significa forma in divenire nel tempo. L’etere ha infatti la proprietà di conferire la forma a tutto ciò che entra nel suo campo di azione, che pertanto viene definito anche morfogenetico, secondo il termine usato da Rupert Sheldrake, ovvero “campo generatore di forma”. La forma eterica agisce come matrice, preesiste alla sostanza materiale al di fuori del tempo e dello spazio. La materia infatti va solo a riempire il suo stampo eterico dando origine all’esistenza nello spazio e nel tempo. Dunque l’etere cosmico conferisce le orbite ai pianeti del nostro sistema solare, così come la struttura sferica degli stessi, mantenendoli in quella data forma che gli è naturalmente propria. Allo stesso modo il corpo eterico della Terra struttura il pianeta nella sua forma, tenendo in equilibrio dinamico i quattro elementi che la compongono e sostenendo così tutta la vita sulla Terra.


Io e Cosmo

Quando l’uomo viveva a contatto con la Natura, viveva in uno stato paradisiaco, nel fluire dell’etere vitale, eppure egli non aveva coscienza di se stesso né avrebbe potuto averla. Egli era riempito dalla vita del Cosmo, il suo Io non era ancora pienamente incarnato. Oggi l’uomo è pienamente incarnato: possiede una coscienza di se stesso potenzialmente immensa, ma questa, se non viene educata, lo taglia fuori dalla coscienza del Cosmo. Quando invece di unire l’individuale all’universale, cerchiamo di perpetrare e ingigantire solo l’individuale, noi ci identifichiamo con il nostro io inferiore. È l’io inferiore, animale, la vera causa della separazione. Tuttavia possiamo lottare affinché l’io inferiore non prevalga, così che la coscienza si elevi verso il nostro vero Io.


L’Io è infatti tanto la fonte della separazione che, allo stesso tempo, l’unica possibilità di avere un nesso cosciente al Cosmo. L’Io è infatti tanto individuale quanto universale. Il suo sviluppo dipende dal lavoro interiore alla base dell’evoluzione spirituale. Così come l’etere è forma, diviene tempo quando inserito nell’esistenza fisica: infatti la successione di forme nell’evoluzione della vita sulla Terra dipende dalla successione delle forme eteriche. Queste sono l’ultima espressione degli archetipi, quali lo Zodiaco, i Sette Pianeti ed i Quattro Elementi. La sostanza eterica stesso si compone di figure geroglifiche, che chiamiamo “simboli”: ne sono un esempio i glifi usati per descrivere gli archetipi stessi, cioè i simboli dei segni zodiacali, dei pianeti e degli elementi.

Sono questi simboli che, usati come chiavi di accesso, vengono impiegate in alcune forme di terapia energetica, come il Reiki. Tuttavia la pranoterapia, in genere, non ne abbisogna se non in relazione alla comprensione delle relazioni analogiche e immaginative che sussistono tra i diversi piani dell’esistenza, dal mondo fisico-eterico a quello astrale a quello spirituale.


Quattro Eteri e Quattro Elementi

Nell’ambito della Pranoterapia è bene parlare più approfonditamente dei tipi di etere di cui tanto l’Etere Cosmico che l’Etere Terrestre ed il corpo eterico umano sono formati. L’etere si divide infatti in quattro eteri, corrispondenti alla sublimazione dei quattro elementi. Per questo tre eteri ed elementi esiste un rapporto inverso, secondo cui è più elevato l’etere che viene estratto dall’elemento più denso. In sequenza abbiamo: Terra, Acqua, Aria, Fuoco che diventano etere del Calore, della Luce, del Suono e della Vita. In tal modo l’elemento della Terra, il più concreto e denso, origina l’Etere della Vita il più elevato:

  1. Etere del Calore: è il Fuoco sublimato, originatosi nell’Antico Saturno. La forza plasmatrice è puntiforme, ed il movimento concentrico. Viene percepito in vita tanto come calore esterno, essendo all’origine del calore fisico, che come calore animico, è il calore dell’affetto e dell’amore. Il sangue umano contiene il residuo del calore dello stato dell’Antico Saturno. Decade in gravità;

  2. Etere della Luce: è l’Aria sublimata, originatosi nell’Antico Sole. La forza plasmatrice è la linea retta, il movimento irraggiante e la forma chiusa del triangolo. È alla base della percezione vivente della luce fisica, così come nella facoltà di percezione di immagini interiori. Decade in elettricità;

  3. Etere del Suono: è Acqua sublimata, originatosi nell’Antica Luna. La forza plasmatrice è la linea curva, il suo movimento è ondulatorio e la sua forma sono la mezzaluna ed il cerchio. È alla base della percezione vivente del suono, così come delle reazioni chimiche che sono l’effetto esteriore di armonie cosmiche intessute nell’etere cosmico. Decade nel magnetismo;

  4. Etere della Vita: è Terra sublimata, originatosi nell’attuale Terra. La forza plasmatrice è sono le linee ortogonali, il movimento è ad angoli retti e le sue forme sono la croce e quadrato. È alla base di tutti i fenomeni della vita che si manifesta sul piano fisico, sia come percezione della vitalità. Decade nell’energia nucleare.

Così, se poniamo in una relazione evolutiva lo stato dell’Antico Saturno e quello della Terra attuale, abbiamo una serie di stadi in cui gli eteri si aggiungono uno all’altro e, contemporaneamente vengono ricapitolati quelli precedenti. Esiste dunque il seguente rapporto tra gli stadi evolutivi:

  1. Antico Saturno: etere del calore. L’etere del calore compone tutto ciò che esiste come stato non spaziale, ovvero come puro tempo. In un certo senso può essere definita anche come oscurità;

  2. Antico Sole: etere del calore ricapitolato, etere della luce. L’etere del calore da interno diviene esterno, così che si crea una polarità con l’etere della luce, ora interno. Tra l’oscurità del calore e la luce si viene a creare lo spazio;

  3. Antica Luna: etere del calore ricapitolato, etere della luce ricapitolato, etere del suono o chimico o numerico. L’etere del calore e della luce divengono due strati esterni successivi, mentre l’etere del suono è all’interno. Viene a crearsi il movimento, ovvero la relazione tra gli esseri;

  4. Terra attuale: etere del calore ricapitolato, etere della luce ricapitolato, etere del suono o chimico o numerico ricapitolato, etere della vita. L’etere del calore, della luce e del suono divengono i tre strati esterni successivi, mentre l’etere della vita è all’interno. Viene a crearsi l’identità, ovvero la specifica forma degli esseri.

Per comprendere meglio la natura delle forze plasmatrici eteriche possiamo prendere l’esempio di un albero: la Terra corrisponde all’albero fisico e alla sostanza solida che lo compone; l’Acqua corrisponde alla sostanza liquida dell’albero, la linfa e l’acqua; l’Aria corrisponde all’aria che l’albero respira e all’anidride carbonica; il Fuoco la temperatura relativa dell’albero e al calore latente nei legami chimici delle sostanze che contiene; l’Etere del Calore mantiene l’albero in vita per un certo periodo di tempo; l’Etere della Luce determina la forma che l’albero di ritaglia nello spazio; l’Etere del Suono causa il processo di ramificazione e di distribuzione delle foglie; l’Etere della Vita sostiene la vita e l’individualità dell’albero secondo la sua specie. È attraverso la metamorfosi tra gli elementi e l’etere che un essere spirituale viene in essere nel mondo fisico.


La radiazione cosmica di fondo nell’universo è il risultato dell’originario processo di evoluzione comica, fondato sull’etere del calore, originatosi nell’Antico Saturno. Tale calore è anche racchiuso all’interno del nucleo delle stelle, così come dei pianeti che possiedono ancora un nucleo incandescente, come la Terra che ha una propria fonte di calore geotermico. Durante il giorno è il Sole che promana senza sosta l’etere del calore e della luce nello spazio cosmico, inondando così la Terra con il calore e la luce. Sono questi due eteri da cui deriva l’energia disponibile sulla Terra affinché sussista la vita. Durante la notte è invece la Luna che promana etere, in particolare l’etere del suono, che arriva a noi come variazione del campo gravitazionale e magnetico della Terra al passaggio della Luna. Infine, il corpo eterico della Terra è composto dall’etere della vita, quel campo chiamato anche Biosfera, in cui è possibile l’esistenza stessa della vita.


Albero della Vita e Albero della Conoscenza

Possiamo poi vedere gli eteri secondo l’antica nomenclatura del misticismo ebraico, la Cabala:

  1. L’Albero della Vita: è composto dai due eteri superiori, ovvero l’etere del suono e l’etere della vita.

  2. L’Albero della Conoscenza del Bene e del Male: è composto dai due eteri inferiori, ovvero l’etere del calore e l’etere della luce;

L’uomo quando mangiò del frutto dell’Albero della Conoscenza perse la possibilità di mangiare del frutto dell’Albero della Vita. Lucifero fece in modo che l’uomo, prima Eva e poi Adamo, potessero disporre dell’etere del calore per compiere azioni di volontà libere e di disporre dell’etere della luce per provare sentimenti liberi. Il volere ed il pensare sono così caduti nella personalità, ovvero sono stati corrotti dal corpo astrale in cui vive l’elemento luciferico. Il frutto dell’Albero della Conoscenza è il Libero Arbitrio. In questo modo Lucifero liberò l’uomo dalla guida delle Gerarchie, rendendolo libero, seppure ancora immaturo nella gestione del libero arbitrio.


Tuttavia, nel momento in cui l’uomo mangiò del Frutto dell’Albero della Conoscenza, non poté più mangiare dell’Albero della Vita e di conseguenza conobbe la morte, ovvero l’Albero della Vita invertito o Albero della Morte. Le Gerarchie sottrassero all’uomo la possibilità di disporre dell’etere del suono, legato al linguaggio, e dell’etere della vita, legato al significato delle cose del mondo. Il non poter disporre del frutto dell’Albero della Vita rende impossibile all’uomo creare la vita dal nulla, così come creare una lingua personale, ovvero che non lo ponga in relazione con il prossimo. Questo perché, così come il frutto dell’Albero della Conoscenza è il libero arbitrio, così il frutto dell’Albero della Vita è l’amore. Insieme, il frutto di questi due Alberi, che potremmo chiamare il frutto della “Conoscenza della Vita”, è la moralità, la quale permetterà all’uomo di divenire la cosiddetta 10° Gerarchia, gli Spiriti della Libertà, ovvero una gerarchia creatrice superiore perfino ai Serafini, gli Spiriti dell’Amore.


L’Albero della Morte, infine, contiene i quattro eteri in forma decaduta: ovvero gravità (calore), elettricità (luce), magnetismo (chimico), forza atomica (vita). L’uomo per mezzo di Ahriman, il Signore della Materia, può disporre del frutto dell’Albero della Morte che tuttavia per essere utilizzato in funzione del piano divino dovrebbe essere governato per mezzo della moralità, ovvero della conquista del libero arbitrio (il frutto dell’Albero della Conoscenza) e dell’amore (il frutto dell’Albero della Vita).

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