top of page
  • Immagine del redattoreGiorgio Tarditi Spagnoli

I 7 Sacri Pianeti, Metalli e Chakra

Aggiornamento: 19 gen 2021

Gichtel_irdischer_Mensch.jpg

Johann Georg Gichtel: Theosophia Practica (1638)


I 7 Sacri Pianeti, che corrispondono alle Sephiroth della Cabala, sono i principi occulti da cui deriva la strutturazione della realtà così come la conosciamo. Furono l’oggetto di studio tanto dell’alchimia, che si occupava del loro effetto sulla Terra, quanto dell’astrologia, che si occupava del loro effetto nel Cosmo. I 7 Pianeti sono il riflesso macrocosmico degli Angeli che reggono il cosmo, sia intesi come i 7 Elohim, gli Spiriti dei Pianeti, sia come i  7 Arcangeli, i Genii Planetari o Dhyani Chohan.


Questi pianeti sono gli Antichi 7 Sacri Pianeti: Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio e Luna. Questi sono i pianeti che fanno parte della catena planetaria della Terra. In questa serie, non si considerano invece Urano, Nettuno e Plutone, essendo questi  pianeti esterni che non fanno parte della nostra catena planetaria, bensì si formarono prima di essa.


Come nel macrocosmo esistono sette pianeti, così nel microcosmo esistono riflessi della loro natura spirituale. Si manifestano in modo diverso nei quattro mondi, ovvero il Devachan Superiore (Mondo della Ragione), Devachan Inferiore (Mondo del Pensiero), Mondo Astrale e Mondo Fisico-Eterico, e dunque nei corpi che da questi derivano: corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale.


Nel corpo fisico della Terra, i pianeti lasciano una traccia minerale: sono i metalli, i frutti delle viscere della Terra, le cui proprietà alchemiche riflettono il comportamento degli erranti pianeti nella volta celeste. Inoltre, prima di passare nel corpo della Terra, gli influssi dei pianeti si riflettono nel corpo astrale dell’uomo formando sette centri astrali, delle ruote di corrente astrale, i Fiori di Loto, che prendono il nome di Chakra nella tradizione orientale. Gli stessi influssi raggiungono poi il corpo eterico, formando i sette organi eterici, fondamentali per stabilire l’equilibrio vitale tra il corpo umano e il corpo del cosmo.


Le Corrispondenze Occulte

Segue il nome del Pianeta, il chakra astrale, l’organo eterico e infine il metallo fisico:

  1. Saturno: chakra Sahasrara o Corona, organo Milza, metallo Piombo, ;

  2. Giove: chakra Ajna o Terzo Occhio, organo Fegato, metallo Stagno;

  3. Marte: chakra Vishuddha o Gola, organo Cistifellea, metallo Ferro;

  4. Sole: chakra  Anahata o Cuore, organo Cuore, metallo Oro;

  5. Venere: chakra Manipura o Plesso Solare, organi Reni, metallo Rame;

  6. Mercurio: chakra Svadhisthana o Plesso Sacrale, organo Polmoni, metallo Mercurio;

  7. Luna: chakra Muladhara o Radice, organo Genitali / Cervello, metallo Argento.

Schermata 2018-10-26 alle 12.21.39.png

Ogni chakra corrisponde anche a una vocalizzazione primordiale dell’essere umano. I suoni associati ai chakra fanno parte degli esercizi fondamentali di euritmia:

  1. Saturno – U: è il suono dell’apertura verso le altezze, che permette di aprirsi agli impulsi superiori; ma anche il suono del dubbio, del dolore e della paura. Conferisce la possibilità di imparare dai propri errori.

  2. Giove – O: è il suono dello stupore, dell’abbracciare il mondo, di contenere il macrocosmo nel microcosmo. Conferisce la comunione tra microcosmo e macrocosmo.

  3. Marte – E: è il suono che si frappone tra l’Io e l’apertura verso il mondo, riflettendo in noi stessi, la difesa dell’individualità. Conferisce la forza per essere se stessi.

  4. Sole – Au: è il suono del dolore che deriva dalla presa di coscienza che segue lo stupore. Questo suono procede dagli antichi misteri atlantici, nella “Tau”, e rappresenta la vibrazione della creazione pervadente l’intero cosmo. Conferisce l’idea dell’origine divina del tutto.

  5. Venere – A: è il suono della meraviglia, dell’apertura verso il mondo e la ricettività verso la meraviglia del cosmo. Conferisce l’amore per il prossimo.

  6. Mercurio – I: in moltissime lingue è ancora oggi il suono dell’individualità: in italiano è “Io”, francese “Je”, in tedesco “Ich”, in inglese “I”. È il suono della manifestazione dell’Io sulla Terra. Conferisce la propria identità profonda per mezzo del pensare.

  7. Luna – Ei: è il suono che racchiude in una forma, che accoglie e raccoglie nella gentilezza materia.

I Sette Sacri Pianeti sono presieduti dai 7 Elohim, entità angeliche del quarto coro della Seconda Gerarchia (chiamati anche Potestà). Questi esseri spirituali si esprimono anche come l’essenza dei pianeti e dunque sono i veri e propri archetipi dell’evoluzione che possiamo chiamare Sette Archetipi Planetari. Ognuno di essi corrisponde a uno dei sette giorni della Settimana Cosmica, chiamati anche Sette Metamorfosi della Terra. Dopo il settimo stadio se ne aggiunge un’ottavo, il Futuro Vulcano, che corrisponde all’ultimo stadio di evoluzione della Terra, quando essa si sarà trasformata in nel nuovo Sole.


I 7 Raggi

Così descritti, questi archetipi planetari sono del tutto corrispondenti ai Sette Raggi della Teosofia, anche se superficialmente, a causa delle diverse attribuzioni cromatiche e planetarie, non sembrerebbe.

  1. Primo Raggio Volontà – Potere: corrisponde alla creazione prima dalla volontà del Padre, attraverso il calore dell’Antico Saturno;

  2. Secondo Raggio Amore – Saggezza: corrisponde all’amore del Figlio, attraverso l’aria dell’Antico Sole;

  3. Terzo Raggio Intelligenza attiva – Adattabilità: corrisponde all’intelligenza dello Spirito Santo, attraverso l’acqua dell’Antica Luna;

  4. Quarto Raggio Armonia tramite Conflitto – Bellezza: corrisponde alla prima fase della metamorfosi della Terra-Marte, dove vigeva la legge di Jehovah dell’Antico Testamento;

  5. Quinto Raggio Conoscenza Concreta – Scienza: corrisponde alla seconda fase della metamorfosi della Terra-Mercurio, dove vige la regola aurea di Cristo del Nuovo Testamento;

  6. Sesto Raggio Devozione – Idealismo: corrisponde alla coscienza immaginativa dello Spirito Santo, attraverso l’acqua del Futuro Giove;

  7. Settimo Raggio Ordine Cerimoniale – Magia: corrisponde alla coscienza ispirata del Figlio, attraverso l’aria della Futura Venere; Nella teosofia non vi è un ottavo raggio; mentre l’antroposofia considera l’archetipo del

  8. Futuro Vulcano come una ripetizione condensata di tutta l’evoluzione precedente su un’ottava superiore, con il raggiungimento della coscienza intuitiva del Padre nel calore di Vulcano.

Sette Archetipi Raggi

La Grande Opera

I sentieri di attivazione di questi centri astrali ed eterici corrispondono alle quattro fasi della Grande Opera dell’alchimia per produrre la Pietra Filosofale e l’Elisir di Lungavita:

  1. Nigredo: in cui viene deposta la falsa immagine dell’Io inferiore, i vizi si decompongono scurendo il guscio che tiene prigioniera l’anima. I sette chakra planetari vengono attraversati nell’ordine in cui si trovano nel sistema occulto dei pianeti, ovvero nel sistema geocentrico: Saturno – Giove – Marte – Sole – Venere – Mercurio – Luna.

  2. Albedo: l’anima si risveglia a nuova vita, essendosi purificata da tutte le sue componenti corruttibili. Albeggia in lei la nuova vita. Il percorso è una spirale attraverso i sette chakra planetari: Sole – Venere – Marte – Mercurio – Giove – Luna – Saturno.

  3. Rubedo: l’anima purificata è finalmente in grado di compiere il sacrificio dell’io inferiore (ego astrale) e si veste del rosso del sangue di Cristo. L’ego astrale sanguina dalla croce degli elementi dove è stato crocifisso, unendo così gli opposti e contrari. I chakra planetari vengono attraversati in una danza che alterna pianeti sottosolari e soprasolari: Sole – Luna – Marte – Mercurio – Giove – Venere – Saturno

  4. Auredo: nella fase finale della Grande Opera l’anima è santificata e comincia a risplendere di propria luce, dorata. “Il nostro non è l’oro del volgo”, l’oro dei filosofi è stato fatto entro l’anima umana, per effetto dell’azione dello spirito solare. L’io inferiore è stato del tutto trasformato nell’Io superiore, seguendo il motto di San Paolo “Non io, ma il Cristo in me!”. I chakra planetari vengono attraversati nello stesso ordine dell’evoluzione cosmica, ovvero la settimana cosmica: Saturno (Sabato) – Sole (Domenica) – Luna (Lunedì) – Marte (Martedì) – Mercurio (Mercoledì) – Giove (Giovedì) – Venere (Venerdì). Si ritorna poi a Saturno, ma ora un’ottava sopra il primo compimento della Grande Opera, raggiungendo così lo stadio di Vulcano.


I versi di San Paolo

A proposito dell’armonizzazione dei sette pianeti nel senso del cristianesimo esoterico, ecco dei versi di San Paolo agli Efesini (6:14-19) a cui è possibile associare i doni celesti dei sette pianeti, a formare un armamento spirituale:

State saldi, cinti i fianchi con la verità. – Luna Rivestitevi della corazza dell’autentico essere superiore. – Sole Calzate i piedi con la disponibilità a diffondere la pace come messaggio che proviene dagli angeli. – Mercurio In ogni vostra azione impugnate lo scudo della fede, col quale potete estinguere tutte le frecce infuocate del Male. – Saturno Prendete nel vostro pensiero la certezza della salvezza, essa protegge il vostro capo come un elmo, – Giove e afferrate la spada dello Spirito che è la parola di Dio. – Marte … includete pure me nelle vostre preghiere. – Venere

La personalità di Paolo di Tarso viene sempre rappresentata con una spada: il ferro della lama a doppio taglio della spada è la metamorfosi dal feroce Saulo, persecutore dei cristiani, a Paolo, lo strumento di Cristo. La fulminazione sulla via di Damasco, è la prima testimonianza della visione del Cristo Eterico. Saulo cambia nome in Paolo poiché ha affrontato le ombre che i sette pianeti proiettavano in lui dall’esterno: da schiavo delle influenze planetarie dell’antica saggezza pagana ormai decaduta, irradia ora dalla sua interiorità la stessa luce di quegli astri, come il Sole, facendo sì che questi si manifestino in lui come nuova saggezza capace di prendere il controllo del libero arbitrio. È la redenzione dell’Ombra. Questi armatura, scudo e spada sono lo stesso armamento sacro dei Cavalieri della Tavola Rotonda. La spada è dunque la controparte fisica del Verbo:

Non Io, ma il Cristo in me!


Le Sette Virtù e i Sette Vizi Capitali

I sette doni dello Spirito Santo sono a loro volta riconducibili alle Sette Virtù Capitali (la somma delle Tre Virtù Teologali e delle Quattro Virtù Cardinali), opposte ai Sette Vizi Capitali, secondo la sequenza planetaria.


Gli impulsi planetari si inseriscono nel nostro corpo astrale, qui divengono preda degli spiriti luciferici tanto fino a creare delle cristallizzazioni astrali: esiste così un ego astrale per ogni vizio capitale. Tali ego tendono a preservarsi loro stessi a discapito dell’integrità dell’individuo spirituale, instillando la coazione a ripetere così che si possano perpetrare, influenzando anche il prossimo. A forza di essere ripetuti corrompono il corpo eterico e dunque il fisico.

Ma quando l’Io, una volta assunto in sé il principio del Cristo, prende il controllo degli ego astrali è capace di convertire il loro impulso luciferico, passando così dal vizio dell’estremo alla virtù che sta nel giusto mezzo. Prima di riportare il corpo eterico e fisico alla guarigione l’Io deve illuminare con la luce della coscienza il corpo astrale.


I Pianeti come Archetipi

Come abbiamo visto, nell’esoterismo occidentale i chakra si contano dall’alto verso il basso, in modo che corrispondano ai Pianeti da Saturno alla Luna. Al contrario, nell’esoterismo orientale, i chakra si contano dal basso verso l’alto. Ne risulta così nella Tradizione dei Misteri Occidentali, che si divide in due scuole principali, quella Cristiana-Esoterica e quella Rosacroce, l’ordine in cui si lavora sui chakra risulta esattamente inverso a quello alla Tradizione dei Misteri Orientali.


Tuttavia l’associazione con i Pianeti rimane invariata nonostante l’inversione della sequenza, è solo la numerazione dei chakra che cambia. I chakra sono organi astrali in formazione nel corpo astrale. Mentre gli organi fisici hanno una controparte nel corpo eterico, come il fegato. Sia i chakra astrali che gli organi eterici fanno riferimento ai Pianeti che sono un principio superiore ad entrambi, essendo realtà causali su un piano superiore sia a quello astrale che a quello fisico-eterico. È l’archetipo del Pianeta che collega chakra astrali e organi eterici al di là dei corpi fisico, eterico e astrale. Ad un livello ancora superiore, esistono ulteriori corrispondenze per il corpo fisico che riguardano i 12 Segni dello Zodiaco, la cosiddetta Melotesia Zodiacale.


Come il corpo eterico si esprime nel corpo fisico negli organi e ghiandole, così il corpo astrale si esprime nel corpo fisico attraverso dei centri nervosi associati, e così l’Io si esprime nel corpo fisico nel sangue. Il sangue alimenta tanto le ghiandole che il sistema nervoso, ciò significando che l’Io è in contatto tanto con l’eterico che con l’astrale. Inoltre, l’associazione tra sistema nervoso, ghiandolare e del sangue viene oggi chiamata, dal punto di vista della scienza naturale, psico-neuro-endocrino immunologia, una denominazione in cui la componente “psico-neurologica” è il riflesso del corpo astrale, quella “endocrina” è il riflesso del corpo eterico e infine quella immunologica è il riflesso dell’Io nel sangue.


Dal punto di vista evolutivo, l’Io venne in essere sulla Terra attuale e corrisponde nel corpo fisico al sangue nel corpo fisico e d’altro canto al sistema scheletrico, come cristallizzazione. Il corpo astrale si formò sull’Antica Luna e corrisponde al sistema nervoso nel corpo fisico; il corpo eterico si formò sull’Antico Sole e corrisponde al sistema endocrino nel corpo fisico; il corpo fisico si formò sull’Antico Saturno e corrisponde al sistema sensoriale nel corpo fisico.


Per poter impiegare questi concetti, è necessario comprendere le forze che promanano dall’archetipo, il Pianeta, nel caso dei chakra e degli organi, o i Segni dello Zodiaco, nel caso delle parti del corpo fisico. Affinché un trattamento sia davvero olistico, si dovranno tenere insieme diversi aspetti, i quali fanno sempre capo all’archetipo del Pianeta o del Segno Zodiacale.


Vediamo in breve i rapporti tra chakra astrali e organi eterici:

  1. Sahasrara corrisponde a Saturno, il Loto della Corona, il 1° Chakra come centro direzionale di tutta la sfera astrale che invia un continuo influsso che dall’Io Superiore si congiunge all’io inferiore, di fatto componendo quello che nei Misteri Orientali viene chiamato Antahkarana o Ponte Arcobaleno. Saturno corrisponde a sua volta all’organo eterico della milza, la quale è coinvolta nel rinnovamento, riserva e digestione del sangue, il quale come sappiamo è il veicolo dell’Io. Dunque Saturno come principio superiore lega l’Io Superiore, causante, all’io inferiore, causato, il quale usa il veicolo del sangue per esprimersi sul piano fisico.

  2. Ajna corrisponde a Giove e il Loto del Terzo Occhio, come organo del corpo astrale ovvero il 2° Chakra. A sua volta Giove corrisponde, nel corpo eterico, al fegato come riserva e generatore di forze vitali eteriche. Giove collega il centro nervoso della vista con il fegato anche sul piano fisico, essendo Ajna e fegato entrambi coinvolti nel senso della vista, per cui un fegato sovraccaricato porterà una diminuzione della vista.

  3. Vishudda corrisponde a Marte, il Loto della Laringe, il 3° Chakra, il centro espressivo e creativo che assimila la realtà esteriore a quella interiore dell’anima. Si tratta dunque di colui che stabilisce e difende i confini. Questo è evidente nel caso di persone con mancanza di volontà, i quali sono permeabili al mondo esterno, così come in persone con una volontà burrascosa, i quali sono troppo chiusi al mondo esterno: sia un difetto che un eccesso di questo centro rende incapaci di relazionarsi al mondo. Marte corrisponde anche alla cistifellea la quale secerne la bile che assimila le sostanze introdotte col cibo, che dunque sono ancora legate alla Terra e al Cosmo, e le assimila nel sangue umano, il quale è un tessuto liquido rosso, dato dalla presenza del ferro, metallo di Marte.

  4. Anahata corrisponde al Sole, il Loto del Cuore, il 4° Chakra in cui i tre chakra superiori incontrano i tre chakra inferiori. Il Loto del Cuore pone in equilibrio i pianeti superiori Saturno, Giove e Marte con quelli inferiori di Venere, Mercurio e Luna. Allo stesso modo il cuore pone in equilibrio la parte superiore del corpo con il sistema del capo, della respirazione e delle braccia, con il sistema delle viscere, riproduttivo-escretore e delle gambe. Di conseguenza ogni tendenza luciferica tenderà a rendere l’uomo sradicato, mentre ogni tendenza arimanica tenderò a radicarlo troppo.

  5. Manipura corrisponde a Venere, il Loto del Plesso Solare, il 5° Chakra. È la sede delle emozioni e dunque delle reazioni interiori riflesse le quali si ribaltano direttamente sulle viscere, governandone il ritmo di peristalsi nell’assimilazione da parte dell’intestino. Le viscere sono il “secondo cervello” e sono l’organo più irrorato di sangue dopo il cervello stesso. Venere è in relazione sia con ciò che deve  essere assimilato sia con ciò che dovrà essere eliminato da sangue, i reni sono l’organo eterico di venere, come riserva dell’astrale.

  6. Svadhisthana corrisponde a Mercurio, il Loto del Sacro, il 6° Chakra è la sede della forza sessuale e dunque della connessione con il fluire della vita oltre lo spazio ed il tempo, nell’evoluzione. Mercurio rappresenta la comunicazione, la relazione e la congiunzione degli opposti, ed è un dio androgino, di unione del maschile e del femminile nel “Figlio”. Per questo corrisponde all’organo dei polmoni eterici, che fanno entrare l’astrale cosmico, sotto forma di aria, dentro alla cassa toracica, il quale per mezzo del disciogliendo nell’acqua degli alveoli polmonari, rende l’astrale individuale e dunque permette l’ossigenazione del sangue.

  7. Muladhara corrisponde alla Luna, il Loto della Radice, il 7° Chakra. La Luna chiude il cerchio, essendo associata sia al cervello, l’organo più in alto, che ai genitali eterici, l’organo più in basso. Se il cervello è in diretta connessione con Sahasrara (epifisi) e Ajna (ipofisi); i genitali sono in diretta connessione con Svadhisthana, essendo il centro della forza sessuale.

Ecco dunque che possiamo raggruppare questi nessi causali in tre aspetti:

  1. Pianeti Superiori: Saturno, Giove, Marte, causante verso il basso;

  2. Pianeta Mediano: Sole, di raccordo e armonizzazione;

  3. Pianeti Inferiori: Venere, Mercurio e Luna causati dall’alto.

I quali a loro volta si possono dividere in due poli, secondo i corpi:

  1. Polo Superiore astrale-Io delle cause: Saturno, Giove, Marte, Sole;

  2. Polo Inferiore eterico-fisico degli effetti: Venere, Mercurio, Luna e Terra.

In un trattamento olistico, dunque, sarà necessario trattare sempre tutte le componenti della costituzione occulta della persona, scegliendo un trattamento che agiscano sugli effetti, direttamente sull’organo fisico-eterico; e un trattamento  che invece agisca sulle cause che risiedono nell’astrale-spirituale. Si potrà anche utilizzare più trattamenti complementari contemporaneamente in accordo con il fatto che il piano più alto causa il piano più basso, secondo la sequenza che dall’alto va verso il basso: Io, astrale, eterico e infine il fisico.

0 commenti

Post correlati

Mostra tutti
2. ROSA.png
bottom of page