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  • Immagine del redattoreGiorgio Tarditi Spagnoli

L’Albero di Natale quale unione dell’Albero della Vita e della Conoscenza



Ringrazio di cuore Yoris Velcich del sito Anthropos: Conosci Te Stesso per aver reso i miei disegni alla lavagna in forma grafica.

Potete vedere il suo sito e gli altri miei disegni in forma grafica, qui: https://anthroposconoscitestesso.org/galleria/schemi/da-disegni-alla-lavagna-di-g-tarditi/


Potete vedere una conferenza sull'Albero di Natale qui:


Il simbolo dell’Albero di Natale si compone di 14 simboli, divisi in due gruppi principali la croce centrale e la sinusoide trasversale.


La sinusoide trasversale, composta dai 7 simboli che si riferiscono al macrocosmo, ovvero i Misteri Maggiori. I pianeti si inseguono a spirale nell’evoluzione cosmica, mentre la croce centrale mostra l’evoluzione dell’uomo, come un serpente. In altre parole rappresenta il primordiale Albero della Conoscenza del Bene e del Male, da cui l’umanità di allora, Adamo ed Eva, ha mangiato del frutto a metà dell’Era Lemurica. Da quel momento gli spiriti luciferici della brama (il serpente), penetrano attraverso il corpo astrale dell’uomo causandone inizialmente le brame istintualità (fame, aggressività, paura) insieme alla separazione dei sessi (desiderio sessuale) e in seguito, insieme agli spiriti arimanici nel corpo eterico, la malattia e la morte.


La croce centrale, composta dai 7 simboli che si riferiscono al microcosmo, ovvero i Misteri Minori. Il quadrato è il simbolo della natura quadripartita dell’uomo: corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale ed Io. Il triangolo è il simbolo dell’uomo superiore: Sé Spirituale, Spirito Vitale e Uomo-Spirito. Sopra il triangolo è posto il simbolo del Tarot. Sopra l’Alpha e Omega vi è il segno del Tao. Ci ricorda l’adorazione di Dio da parte degli antenati premevi poiché questa adorazione prendeva la sua origine dal Tao. Infine, tutto ciò che permea il cosmo è presente nell’uomo ed è simboleggiato dalla cima dell’albero. Il più profondo significato del pentagramma non può essere qui menziona, ma è la stella dell’umanità, dell’umanità che evolve. È la stella che tutti gli uomini saggi seguono così come fecero i savi sacerdoti nei tempi antichi. Simboleggia che la Terra è nata nella Notte della Consacrazione, perché la luce più sublime irradia dalla notte più oscura.


Il percorso dell’umanità è riassunto nei 30 anni di via di Gesù di Nazareth, rappresentati da 30 rose rosse, in aggiunta a 3 rose bianche che rappresentano l’ingresso del Cristo nel corpo di Gesù di Nazareth.


Queste sono le conoscenza custodite nella cerchia Rosicruciana. Nel simbolo dell’Albero di Natale sono riuniti sia l’Albero della Vita che l’Albero della Conoscenza, collega tutti gli eventi principali della storia cosmica in un unico quadro, dalla cacciata dal Paradiso Terrestre fino alla redenzione da parte del Cristo col Mistero del Golgotha.

Quando Adamo si ammalò, il figlio Seth raggiunse la soglia del Paradiso Terrestre per cercare l’olio dall’Albero della Misericordia così che potesse ungere il padre e guarirlo. Gli fu concesso di intravedere il Paradiso: passò oltre i due Cherubini e la Spada Fiammeggiante dell’Arcangelo Gabriel, ed entrare così in quel mondo, da cui l’essere umano fu bandito dopo la Tentazione a metà dell’Era Lemurica. A quel punto Seth vide qualcosa di straordinario: i due alberi, l’Albero della Vita e l’Albero della Conoscenza, erano divenuti tutt’uno, intrecciandosi.


Là gli apparve l’Arcangelo Michael che diede tre semi che portò con sé Michael gli disse: “Quando questo albero porterà frutto, allora tuo padre sarà guarito” ma quando Seth arrivò a casa, suo padre Adamo era già morto, dunque piantò i tre semi nella bocca del padre. Un possente albero crebbe dal cranio di Adamo. Questo albero era brillante come una fiamma, capace di inscrivere lettere di fuoco che, per coloro che potevano vederle, erano le lettere J e B, le lettere iniziali delle due parole Jakin e Boaz, le due colonne del futuro Tempio di Salomone nonché del tempio mistico di ogni fraternità esoterica. Nel loro insieme, il loro significato era: “Io Sono Colui che era, Io Sono Colui che sono, Io Sono Colui che sarà.”


L’albero si divideva in tre rami che che crescevano insieme e che vennero chiamati: Atma o Uomo-Spirito, Buddhi o Spirito Vitale e Manas o Sé Spirituale, essendo i tre futuri principi spirituali dell’essere umano. Con lo stesso legno venne fatta la “Vera Croce” che fu poi eretta sul Golgotha nello stesso luogo in cui Adamo fu sepolto.

Quando poi il Cristo fu trafitto nel costato, ed il sangue colò, attrasse sciami di api che si nutrivano del sangue come miele. La leggenda vuole che ciò di cui si nutrivano dai casti fiori, le rose, le api potevano nutrirsi dal casto sangue del Cristo morto. Il sangue che colò sulla terra intorno alla croce fece germogliare miracolosamente il tralcio di una rosa, su cui sbocciarono sette fiori disposti in cerchio intorno all’incrocio del braccio verticale e di quello orizzontale della croce. Poi il sangue cadde sulla Terra e s’infuse nelle viscere della Terra e la Terra fu illuminata dall’interno, permettendo che venisse deposto un seme di luce nel cuore della Terra stesso, tanto che in futuro da esso germoglierà il futuro Sole che sarà la Terra stessa.



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