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  • Immagine del redattoreGiorgio Tarditi Spagnoli

Simbolosofia: la Saggezza dei Simboli

Aggiornamento: 18 gen 2021

Jacob Boehme: Creazione del mondo

Un diagramma Jacob Böhme.


Tutti i segni e i simboli che incontriamo nell’occultismo ci dirigono verso tali realtà, e ciò che è più importante è il fatto che nel tempo necessario si riceva indicazione nell’uso di tali figure. A quel punto divengono il mezzo attraverso cui raggiungere la comprensione o la chiaroveggenza. Nessuno che abbia meditato profondamente sul pentagramma fallirà se solo lo farà con pazienza. Egli deve immergere se stesso nel pentagramma, così com’è; allora troverà le correnti del corpo eterico… Il corpo fisico presenta un lungo sviluppo dietro di sé tanto che è venuto in essere durante il corso di quattro metamorfosi planetarie. All’inizio di questo sviluppo la nostra stessa Terra era in un’incarnazione precedente chiamata la condizione dell’Antico Saturno. A quel tempo l’uomo non esisteva ancora nella forma presente; solo il primo seme del corpo fisico esisteva su Saturno. Mancava ancora tutti gli altri corpi – corpo eterico, corpo astrale e così via. Fu solo nella seconda metamorfosi planetaria della Terra, sull’Antico Sole, che il corpo eterico fu aggiunto. A quel tempo il corpo eterico umano mostrava decisamente la forma di un pentagramma — Rudolf Steiner, “Segni e simboli dell’occultismo”.

Seguendo questa ed altre indicazioni di Rudolf Steiner è possibile affermare con la certezza dell’esperienza che l’antroposofia, o scienza dello spirito, permetta di trovare la realtà spirituale vivente dietro i simboli dell’occultismo. Ed è da questo presupposto conoscitivo che è possibile continuare a vivere entro i simboli, attraverso i metodi meditativi dell’antroposofia, alla ricerca del loro significato vivente.


È all’inizio del ‘900 che Steiner approfondisce il rapporto vivente col simbolismo, specialmente in ambito massonico, più specificatamente nell’ambito del Servizio di Misraim. Nel contesto massonico, Steiner concentrò gli sforzi del suo metodo scientifico-spirituale, per scoprire qual era il misterioso significato della simbologia degli Alti Gradi della massoneria, gradi che gli furono conferiti ad honorem in virtù del suo grado elevatissimo di evoluzione spirituale.


Steiner volle ricollegare la neonata scienza dello spirito all’antichissima tradizione occulta della massoneria in quanto discendente degli antichi misteri dell’Egitto e dell’Atlantide ancor prima di questo. La massoneria rappresenta infatti la tradizione occidentale depositaria di pressoché tutti i simboli occulti, sistematizzati attraverso la struttura in gradi dell’organizzazione stessa cui corrispondono le varie iniziazioni conferite al momento della presa di coscienza dei simboli associati al grado.


Solo per fare un esempio, è proprio in queste ricerche che Steiner arriverà a tracciare la simbologia dell’Albero di Natale fin nell’antico Egitto, nella terza epoca di civiltà umana, quella appunto Egizio-caldaica. Lì Steiner svelerà l’origine del Libro di Thot o Ermete Trismegisto, come compendio della storia dell’evoluzione del cosmo, ponendo al centro quella che sarebbe stato il futuro evento del Golgotha. Nella stessa direzione andò Willi Sucher quando, vivificando l’astrologia in astrosofia, reinterpretò secondo i metodi della scienza dello spirito tutta la simbologia dello zodiaco.


Questo segnò dunque il passaggio a una vera e propria conoscenza vivente dei simboli in ambito occultistico. Seguendo la missione del pensare spirituale conferitoci dall’Arcangelo Michele, tutte le scienze, le “-logie”, devono essere vivificate dalla Anthropos-Sophia, ovvero dalla Saggezza e quindi la scienza dei simboli non fa eccezione: diviene così “simbolosofia” ovvero la “saggezza vivente dei simboli”.


La meditazione diretta sui simboli vede quindi tre livelli di comprensione, tutti esplorabili attraverso la meditazione:

  1. È il livello delle componenti fondamentali dei simboli, rappresentati da elementi geometrici semplici, come il punto, la linea, il triangolo, la croce etc. Qui si ritrova la natura spirituale della geometria, che rimanda agli insegnamenti esoterici della dottrina pitagorica. Senza questi elementi non è possibile costruire alcun simbolo e d’altra parte i simboli sono più della somma dei singoli elementi geometrici che li compongono. Per questo motivo i simboli sono delle “porte” per la comprensione occulta.

  2. È il livello dei simboli presi nel loro insieme. A questo livello si trovano i simboli dei pianeti, dello zodiaco, del pentagramma, dell’esagramma etc. Qui i simboli, di tradizione antichissima, che risale all’Atlantide si presentano come porte attraverso le quali sperimentare l’incontro con entità spirituali.

  3. È il livello dell’arrangiamento di vari simboli in un quadro sintetico, un mandala. A questo livello si trovano le composizioni simboliche degli alchimisti e della tradizione rosacrociana, la cui meditazione si rivolgeva appunto alla comprensione immediata e unitaria (dunque opposta a quella razionale e duale), di insieme coerenti di simboli e scritte che potessero stimolare lo sviluppo occulto del discepolo. A questo livello troviamo anche le tavole simboliche della massoneria.

Partendo dagli elementi geometrici fondamentali fino ad arrivare alle composizioni mandala, si medita rispettando il motto “solve et coagula” degli alchimisti, che per primi sistematizzarono i simboli occulti per comprendere e al contempo celare le operazioni per sintetizzare la pietra filosofale. Usando per esempio il simbolo del Sole, il cerchio con un punto al centro, si può meditare inizialmente sul “solve”, sciogliendo il simbolo in punto e cerchio (primo livello), successivamente si riuniscono di nuovo i due elementi nel simbolo del Sole (secondo livello) ed infine si arriva al polo del “coagula”, riunendo insieme più simboli per comprendere la relazione del Sole con altri pianeti, quale ad esempio la Luna. Accostando così il simbolo del Sole e della Luna (terzo livello), si potrà comprendere meditativamente i rapporti polari tra i due. Poi si potrà aggiungere il simbolo di Saturno e così via, previa meditazione sui singoli simboli dei pianeti in questione.


Durante questo processo si deve tenere sempre presente che i simboli non sono solo segni grafici, ma sono rappresentanti di entità spirituali viventi e agenti nella realtà, dunque hanno un elemento di sacralità in loro stessi. Sono porte, per l’appunto, che consentono l’accesso a queste realtà dello spirito. D’altronde questi stessi simboli rimangono l’alfabeto, per così dire, della magia cerimoniale – estremamente importante fino al XVIII secolo. Tanto che…

La scuola esoterica conduce gli uomini alla libertà. Li conduce a divenire maestri di vari esseri che fluiscono costantemente nel corpo umano, andando dentro e fuori da esso, così che l’essere umano diviene un compagni di tali esseri. I loro nomi sono “fantasmi” per il corpo fisico; “spettri” per il corpo eterico; “demoni” per il corpo astrale; “spiriti” per l’Io. – Rudolf Steiner, “Dal contenuto delle lezioni esoteriche”
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